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AIPI LE DOMANDE PIU' FREQUENTI (FAQ)

Consulta le schede informative con le risposte alle domande più frequenti riguardanti la nostra associazione. In alternativa puoi contattare la nostra segreteria. 

Con l’approvazione del nuovo Statuto il 21 Luglio 2022 , la nostra  Associazione Professionale si è adeguata alla legge n°4 del 2013 che regolamenta le professioni non organizzate in Albi e Ordini.

Le categorie per iscriversi ad Aipi sono diverse da individuarsi in base al proprio percorso professionale.
Socio professionista senior:  è colui con formazione adeguata che svolge la professione di interior design da almeno 3 anni, è provvisto di partita iva  e può presentare un portfolio lavori che ne attesti la preparazione.
Socio profssionista junior:  provvisto di formazione adeguata , si trova ad iniziare il percorso di inserimento nellìattività di interior designer e necessità di un periodo di apprendistato e avviamento che viene dato dall’associazione.( in questa sezione è possibile anche l’iscrizione come professionista dipendente ai sensi dell’art.5 della legge 4 2013) 
Socio aderente persona fisica o giuridica :  aperto a diverse figure legate al mondo dell’interior design come elencate nel regolamento attuativo che contemplano:
a) Docenti area interior design/design;
b) Ex professionisti AIPi in pensione;
c) Interior designer dipendente;
d) Istituti di formazione, aziende e titolari di studio di progettazione di attività commerciale di interior design/ design; 

Socio studente che può iscriversi gratuitamente (ma deve certificare di essere iscritto ad un corso di formazione dell’interior design / design)

Socio onorario: non è possibile iscriversi in quanto questa figura viene nominata dal consiglio d’amministrazione e assemblea dei soci.

Per svolgere l’attività di interior designer sia professionista senior che junior non è necessario aver conseguito una laurea. (anche considerando che solo negli ultimi anni il corso di studi specifico è offerto da alcune università). Resta inteso che una  formazione adeguata ( laurea, diploma accademico, diploma superiore  con corsi master e di specializzazione ) è richiesta dalla nostra associazione unitamente ad anni di esperienza (minimo tre ) per la categoria professionista .

Il socio professionista senior è colui che con formazione adeguata svolge la professione di interior designer da almeno 3 anni ; è provvisto di partita iva e può presentare un portfolio lavori che ne attesti la preparazione.

Il socio professionista junior con formazione adeguata si trova ad iniziare il percorso di inserimento nell’attività di interior designer e necessità di un periodo di apprendistato e avviamento che viene offerto dall’associazione anche con un tutor personale. In questa sezione è possibile iscriversi anche come professionista dipendente .

L’iscrizione a socio aderente è aperto a diverse figure legate al mondo dell’interior design come elencate nel regolamento attuativo che contemplano:

a) Docenti area interior design/design;
b) Ex professionisti AIPi in pensione;
c) Interior designer dipendente;
d) Titolare di studio di progettazione di attività commerciale di interior design/ design;

L’scrizione come aderente persona giuridica è consentita anche agli istituti di formazione e aziende operanti nel campo del design/interior design.

 Aipi non è un albo professionale ma una organizzazione associativa professionale di categoria ,  che si è adeguata alla legge 4 2013  ed è stata inserita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy   nel registro  per le associazioni professionali non regolamentate alla sezione quindi autorizzata al rilascio della certificazione di qualità . 

Sebbene il termine Architetto d’Interni sia comunemente usato in alcuni paesi europei e nel mondo,  in Italia, ai sensi dell’art.498 del codice penale  è illegale fare riferimento a se stessi come Architetto d’Interni a meno che non  si  abbia conseguito una laurea in architettura (3 anni o magistrale ) e/o si sia iscritti al relativo albo professionale.  Non esiste una regolamentazione legale per gli interior designer in Italia , anche se la stessa è in discussione in un tavolo specifico di UNI l’ente nazionale per la regolamentazione e sua certificazione , dove siede anche AIPI . Attualmente chiunque, indipendentemente dall’istruzione, dalla formazione e dall’esperienza, può svolgere liberamente l’attvità di  interior designer.  

La Professione di Interior designer  può essere liberamente esercitata , ossia che non necessita di particolari iscrizioni ad Albi e ordini professionali  Tuttavia, far parte di una associazione professionale di categoria (quale è AIPI ) consente di entrare a far parte di una associazione che si è responsabilizzata adeguandosi alla legge 4 del 2013 ottenendo l’accreditamento da parte del Ministero delle imprese e del Made in Italy nell’apposito elenco delle associazioni professionali di categoria. Inoltre  l’iscrizione  consente di entrare a far parte di un  circuito / network dove essere sempre informati sulle novità del settore sia da un punto fiscale, normativo e professionale.

La partita è obbligatoria solo per il professionista senior che all’atto dell’iscrizione deve dimostrarne il possesso insieme al codice ateco di riferimento.

Dipende dalla categoria di associato:

        Socio professionista Senior euro 200,00 annui

        Socio Professionista junior euro 125,00 annui (massimo  tre anni)

        Socio aderente euro 200,00

        Socio azienda aderente: euro 1.500,00  startup euro 500,00

        Socio formazione aderente : euro 500,00

Il codice ateco o codice identificativo dell’attività economica viene attribuito a tutti coloro che aprono una partita iva. I codici ateco possono essere ricercati nella Visura camerale all’interno della sezione :”Attività, Albi, Ruoli e Licenze”. Noi di AIPi suggeriamo il 7410 “Attività di Design specializzate” quale codice identificativo più vicino alla nostra professione.  Dal 2025 l’Italia si allinierà al NACE ( Nomenclatura statistica attività economiche nella comunità europea) che già prevede la figura dell’Interior designer al codice europeo 74.13 .

Tutti i professionisti e le società hanno l’obbligo di comunicare all’ordine al quale sono inscritti l’indirizzo PEC, ad esempio Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti, Avvocati e così via, mentre non è obbligatorio (al momento ) , ma consigliato, aprire la posta elettronica certificata per lavoratori autonomi non appartenenti a Albi o Ordini con partita iva in regime forfettario o dei minimi. Tuttavia, anche se non esiste un obbligo formale, si consiglia fortemente di aprire un indirizzo PEC per comunicare con la Pubblica Amministrazione ed altri adempimenti che richiedono la raccomandata A/R.

La legge 148/2011 (conversione in legge del D.L.138/2011)all’Art.3 punto 5 lettera E recita: “a tutela del cliente il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, il professionista deve rendere noti al cliente ,al momento dell’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale”.L’entrata in vigore della norma inizialmente prevista per il 13 Agosto 2012 è stata prorogata e questo provvedimento sta per essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Tuttavia AIPi tende a precisare che questa normativa èancora facoltativa per  le professioni non regolamentate come quella degli Interior Designers a meno che ovviamente il progettista non sia inscritto ad albi regolamentati (come quelli degli Architetti , Ingegneri, Geometri, Periti). 

Non è obbligatorio ma vista la complessità del fisco italiano , l’assistenza di un commercialista è  quasi indispensabile. In ogni caso, la nostra associazione invia con cadenza mensile tra le proprie newsletter anche la specifica  FiscAIPI dove diamo tutte le ultime e più importanti notizie fiscali per il nostro settore anche grazie al supporto della ns. appartenenza a Confcommercio Professioni.

La prima è più importante è evitare l’utilizzo di termini  non rispondenti alla propria formazione,  che in Italia è fortemente punito anche penalmente (architetto, architetto d’interni, ingegnere  ) se non in possesso di specifico titolo riconosciuto dallo Stato Italiano. 

La nostra professione non può affrontare problematiche strutturali inerenti al progetto non essendo tra le proprie competenze , e  non  può asseverare e  depositare i disegni presso enti preposti.  Riguardo gli impianti nei nostri progetti , ci saranno elaborati grafici che indicano le utenze e individuano la loro posizione. I progetti degli impianti, laddove necessari e/o obbligatori, saranno elaborati da tecnici abilitati . E’ importante quindi, all’inizio della nostra professione, creare collaborazioni con tecnici abilitati affinchè si possa realizzare ciò che è stato progettato. 

Quando un cliente chiede una nostra consulenza bisogna sempre, una volta capito quale lavoro svolgere, presentare una proposta di preventivo elencando tutte le prestazioni richieste. Una volta approvato ciò  si passa alla stipula di un contratto di incarico tra le parti .E’ obbligatorio indicare nei documenti che si presentano sempre la dicitura : Professione esercitata ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 (G.U. n.22 del 26-1-2013)” 

Tutti i nostri progetti devono essere sempre sottoposti alla committenza e controfirmati per approvazione .Per quanto riguarda i dati, i progetti e le foto abbiamo l’obbligo di tutelare la privacy del nostro cliente sia nel cartaceo che nel mondo digitale e soprattutto nei social. E’ inoltre di fondamentale importanza conseguire i CFP Crediti di Formazione Professionali annuali per mantenersi sempre aggiornati in un settore, l’interior design in continua evoluzione. 

Geometri, Ingegneri, Architetti, Periti, project managers.

L’interior designer svolge la sua attività ai sensi della legge n.4 del 2013 che riconosce le cosiddette professioni non regolamentate (che non hanno albi e ordini) . Salvo l’avere una laurea magistrale tecnica (ingegneria/architettura  ) o diploma abilitante : Geometra Perito industriale , non può asseverare i progetti ne svolgere la Direzione Lavori e quindi di conseguenza anche il deposito dei  progetti asseverati presso i vari comuni, regione ed enti.

Si, ha carattere nazionale e si intende quale riferimento compreso in una forbice minimo/ massimo consigliato per gli iscritti AIPi in assenza di altre tariffe applicabili a norma di legge . Il “ decreto Bersani 05/07/2006 DL 223/2006 sulle liberalizzazioni“ abrogava l’inderogabilità della tariffa minima nella determinazione dei compensi. Non eliminava le tariffe, queste restavano come riferimento nelle liquidazioni giudiziali dei compensi ed erano “salve” in ambito pubblico. Continuavano inoltre ad essere uno strumento nella valutazione della congruità degli onorari. Con l’entrata in vigore del decreto Bersani la tariffa non esiste più. Il compenso per le prestazioni professionali dovrà essere pattuito per scritto al momento del conferimento dell’incarico, bisognerà inoltre fornire tutte le informazioni che riguardano gli oneri ipotizzati, dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico. Il compenso dettagliato nel preventivo non solo deve essere adeguato all’importanza dell’opera ,come tra l’altro stabilisce il codice civile (art 2233), ma deve essere , dice il decreto, omnicomprensivo. Quindi la mancata determinazione del compenso, preventiva e per iscritto, costituisce un illecito disciplinare. I professionisti dovranno uniformarsi, per chi non l’ha già fatto, alla cultura del preventivo e del contratto , un concetto presente da sempre nelle realtà professionali non “ tutelate “ da una tariffa. Tutto questo sarà un utile rapporto trasparente con i clienti ai quali non ci si dovrà limitare a preventivare i costi, ma occorrerà  descrivere dettagliatamente la complessità della prestazione professionale

L’attività di interior designer rientra nelle professioni cosiddette non regolamentate (ossia senza specifici albi e ordini professionali) .

AIPi dal 2023  ha ottenuto  formale  riconoscimento quale associazione professionale di categoria dal  Ministero delle Imprese e del Made in Italy  (ex MISE Ministero dello Sviluppo economico) ai  sensi della legge 4 del 2013 per  la professione dell’Interior Designer ed è presente al tavolo nazionale e socio di UNI Ente Italiano per la Normazione dove è in discussione la legge di riconoscimento nazionale della figura del designer.

AIPi è tra i soci fondatori nel 1992 e siede dal 2021 nel consiglio d’amministrazione di :                                                              

ECIA  European Council of Interior Archtects  Willebroekkaai 37 1000 Brussel, Belgium  l’organo di rappresentanza delle organizzazioni professionali europee in Architettura d’Interni e Design, che rappresenta 15 organizzazioni nazionali membri con oltre 14.000 professionisti Architetti/Designer d’Interni.

AIPI è membro permanente dal 1974 di : 

IFI International federation of interior Architects  155 East 44th Street 6th Floor New York, NY 10017  United States  con oltre 275.000 iscritti mondiali.

AIPI è partner ufficiale selezionato dalla Commissione Europea per il :

NEB New European Bauhaus  Bruxelles BE.

AIPI partecipa al tavolo d  UNI ENTE NAZIONALE  per la regolamentazione per la certificazione della figura del designer insieme alle altre due maggiori associazioni di settore Italiane  ADI Associazione Disegno Industriale e AIAP Associazione Italiana comunicazioni visive.

AIPI dal 2022 è iscritta a Confcommercio Professioni Nazionale.

Sbagliato. Per Arredatore si intende colui che riempie e personalizza gli spazi con arredi e complementi. L’Interior Designer identifica, definisce, modella e distribuisce gli spazi interni nei imiti delle proprie competenze ,  individua le utenze per la definizione degli impianti e arreda e personalizza gli ambienti ideati.

AIPI ha una organizzazione interna che comprende una commissione di qualità e area tariffe formata da professionisti esperti in materia legislativa e si avvale di importanti professionisti esterni per la consulenza fiscale e legale. La segreteria è sempre a disposizione per ogni quesito.

Con l’approvazione del nuovo statuto AIPI il 21 Luglio 2022 adeguato alla legge 4 del 2013 ,  la qualifica di socio sostenitore è stata soppressa avendo preferito  sviuppare un rapporto diretto con tutte le categorie di soci  per perseguire insieme un percorso di crescita professionale coinvolgendo tutti gli attori del proprio network fatto di professionisti in primis, di persone , aziende aderenti, di istituti di formazione e di studenti con pari dignità democratiche ed evitare le sponsorizzazioni una tantum.

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